PERCHE' VOTARE RdB

Milano -

NEI GIORNI 15-16-17-18 NOVEMBRE 2004 SI TERRANNO LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DELLA R.S.U. (RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA) DEL COMUNE DI MILANO.

1. PERCHÉ SI ELEGGONO LE RSU? In base alla normativa vigente, vi sono due finalità;

2. la prima, tutta locale, è quella di eleggere la rappresentanza dell’ente;

3. la seconda, sommando i voti che ciascun sindacato ottiene, è quella di definire il "peso" delle singole organizzazioni sindacali a livello nazionale, per il triennio futuro.

Vi chiediamo di votare per i colleghi che si presentano con la lista RdB / CUB e di esprimere due preferenze per i candidati.

PERCHE’ VOTARE RdB - CUB?

· Perché RdB/CUB nel Comune di Milano ha in questi anni sostenuto con chiarezza, trasparenza e coerenza le battaglie contro la privatizzazione dei servizi e l’esternalizzazione dei lavoratori per la garanzia dei nostri posti di lavoro, per la trasparenza e il controllo delle nostre buste paga, accordi di miglior favore con Banca Intesa per tutti i dipendenti, denunce a tutti i livelli su: appalti irregolari, spartizione quote Legge Merloni, irregolarità nella gestione Condono Edilizio, rispetto della Legge 626/94 sulla sicurezza e la salute nei posti di lavoro, denunce sulle illegalità commesse dall’Amm.ne nella gestione del territorio, battaglie e denunce contro lo sperpero dei soldi pubblici con consulenze e appalti miliardari, svendita di tutti i servizi alla persona, ecc.

· Perché RdB rappresenta, nell’ambito del pubblico impiego, una grande confederazione del sindacalismo unito di base: la CUB. Questa Confederazione di sindacati antagonisti ha, fin dalla propria nascita nel 1993, condannato e combattuto la politica concertativa e di resa di CGIL-CISL-UIL e falsi autonomi che tanti danni ha recato alla classe lavoratrice. La CUB si avvia ormai ad essere il quarto sindacato italiano, per adesioni e consenso, e si pone come unica alternativa credibile a CGIL-CISL-UIL.

· Perché RDB-CUB è un sindacato nazionale, che da anni si batte per la difesa della Pubblica Amministrazione, contro lo smantellamento dei servizi pubblici, dello stato sociale, contro lo scempio provocato dalle riforme pensionistiche e lo scippo del TFR, per il ripristino della scala mobile ed a favore di consistenti aumenti salariali che consentano a tutti, lavoratori e pensionati, di vivere dignitosamente.

· Perché RDB-CUB ha già ottenuto, nel precedente risultato elettorale, la maggiore rappresentatività sindacale in sei comparti sui nove che formano il Pubblico Impiego. Il suo rafforzamento consentirà ai delegati di incidere maggiormente nel prossimo duro confronto con la controparte e di condizionare le scelte del sindacalismo di stato (CGIL-CISL-UIL). Le recenti lotte dei Vigili del Fuoco, degli Autoferrotramvieri e della FIAT hanno ricordato agli scettici ed ai rassegnati che È POSSIBILE ROMPERE LA LOGICA DEGLI ACCORDI AL RIBASSO, CALIBRATI SULLA POLITICA DEI REDDITI E SULL’INFLAZIONE "PROGRAMMATA", ben al di sotto del costo reale della vita.

· Perché RdB-CUB si batte da sempre contro le politiche di dismissione della Pubblica Amministrazione, attuate dai Governi e dalle Amministrazioni Comunali, senza guardare al colore politico della controparte: RdB-CUB è l’unico sindacato veramente indipendente dai partiti ed i propri candidati sono sindacalisti/lavoratori che vivono quotidianamente all’interno del proprio servizio la realtà ed i problemi di tutti i colleghi del Comune di Milano, senza commistioni con il potere e senza derive burocratiche.

· Perché sulla RSU del Comune di Milano vanno fatte delle riflessioni - La RSU in scadenza è composta da 129 delegati, eletti a novembre 2001 e appartenenti a più organizzazioni sindacali. La percezione che se ne ha è di un pachiderma immobile, che non rispetta le sue stesse regole di funzionamento, che assegna al solo Coordinatore la funzione di rappresentanza dei 18.000 dipendenti del Comune di Milano, con dei delegati eletti che spariscono nel nulla, tradendo il voto ricevuto. Tutto ciò non è casuale, è una strategia che Amministrazione, CGIL-CISL-UIL e CSA condividono. L’immobilità dell’ RSU consente loro di legittimarsi a vicenda, firmando accordi che passano sulla testa dei lavoratori (es.: esternalizzazioni, precariato, pagelline, flessibilità, indennità, posizioni organizzative, progressioni…). Anche la semplice informazione sulle vertenze è centellinata dal Coordinatore RSU ai rappresentanti del sindacalismo di base.

· RISULTATO:

1. una RSU immobile e distante dai lavoratori;

2. un datore di lavoro, il Comune di Milano, che così può permettersi di scegliere di volta in volta gli interlocutori più congeniali ai suoi interessi;

3. CGIL, CISL, UIL, CSA che traggono dalla mancanza di trasparenza e democrazia la possibilità di far proseliti con la cogestione del clientelismo (vedi posizioni organizzative, progressioni, indennità, mobilità, pagelline). Peggio: imprese, cooperative, agenzie di lavoro interinale che sostituiscono i dipendenti comunali, spesso sono "vicine" a questo o a quel sindacato.

CGIL-CISL-UIL, CSA non hanno interesse alla partecipazione dei lavoratori, tant’è che escludono dal voto per le RSU i precari (secondo noi dovrebbero essere ammessi a votare e ad essere votati anche i lavoratori "atipici" e "interinali").

L’Amministrazione continua nella riorganizzazione, improntata alla massima flessibilità, con orari che possono essere variati ogni settimana, con la pagellina che determinerà il premio di produzione e le progressioni orizzontali. Lo può fare grazie ai contratti nazionali e di ente, firmati da dirigenti sindacali che non sono sul posto di lavoro, perché sono "distaccati": tutto ciò che loro firmano tocca a tutti noi subirlo!

Per marcare la nostra differenza e la nostra distanza, RdB-CUB si è rifiutata di scioperare nella giornata del 18 ottobre, quando CGIL-CISL-UIL e CSA hanno organizzato un’ipocrita sciopero spot pre-elettorale, facendo finta di non sapere che molte criticità presenti nella contrattazione decentrata dipendono dagli accordi che loro stessi hanno sottoscritto: da quelli del luglio ’93, che hanno bloccato i salari, alla "riforma" delle pensioni, alle privatizzazioni, al precariato e ora lo scippo dei nostri TFR per spartirsi una torta da 14 MILIARDI di euro all’anno! Infatti, i loro rappresentanti nazionali al CNEL, il giorno 11 ottobre hanno approvato la riforma del TFR del Governo. AVANTI TUTTA CON LO SCIPPO DELLA LIQUIDAZIONE! E’ utile sapere che l’unico rappresentante nel CNEL che si è opposto è stato quello della CUB (collegati al sito www.lombardia.rdbcub.it per scaricare il doc. del CNEL).

Questo sciopero ha invece visto l’adesione di alcuni sindacati di base con i loro delegati, che per l’ennesima volta sono riusciti a dimostrare la loro subalternità nei confronti dei confederali.

In questi anni, abbiamo perso centinaia di colleghi dell’Acquedotto, delle Fognature, della Refezione scolastica, attraverso accordi siglati da CGIL-CISL-UIL e CSA; abbiamo visto indebolirsi la presenza pubblica nei servizi educativi, nei servizi sociali per disabili, anziani, migranti; abbiamo assistito alla vendita della Centrale del Latte, alla svendita di AEM, alla privatizzazione di centri sportivi e piscine.

RdB-CUB è l’unica organizzazione sindacale che ha dato battaglia contro l’ulteriore privatizzazione di AEM e che ha organizzato il referendum cittadino, che si terrà nel 2005,per impedire la svendita di quello che resta di un servizio pubblico essenziale. Impedire l’ulteriore vendita di AEM renderà più difficile alla giunta Albertini procedere con le altre privatizzazioni: vendita delle case demaniali, istituzione di Facility Management e fondazioni per scuole, musei e servizi culturali.

I tempi sono maturi per un cambiamento radicale: RdB-CUB, al Comune di Milano, come ai tavoli nazionali, è l’unica alternativa alle politiche delle Giunte e dei Governi di vario colore ed alle politiche inciucio-concertative di CGIL-CISL-UIL, CSA!!!

PER QUESTI MOTIVI CHIEDIAMO A TUTTI I COLLEGHI DEL COMUNE DI MILANO DI NON RASSEGNARSI

DI VOTARE RdB-CUB

INSIEME POSSIAMO FARCELA, DA SOLI NO!

RICORDATI DI ESPRIMERE "2" PREFERENZE

Milano, 8 novembre 2004