Reggio Emilia. INIZIA LA PRIVATIZZAZIONE DELLA PROVINCIA

In allegato il volantino

Reggio Emilia -

Dai e dai alla fine ci sono riusciti.

Hanno sottratto negli anni talmente tanto personale al reparto strade che ora per coprire il servizio devono esternalizzare.


Nel documento di parte datoriale presentato al tavolo di trattativa il 6 ottobre scorso la Provincia comunica che nel reparto nord restano solo 9 operai, che non sono più sufficienti e quindi “…si prevede di procedere con gradualità alla esternalizzazione del servizio.”


Si dimenticano di dire che questa carenza di personale è stata creata ad arte nel corso degli anni; a volte preferiremmo che le nostre previsioni venissero smentite dai fatti, ma ancora una volta avevamo anticipato questo ennesimo attacco ai livelli occupazionali con il contorno del  reindirizzamento di denaro pubblico a soggetti privati.


Infatti questa situazione noi l’avevamo denunciata già nel nostro comunicato del 27 aprile 2005 in risposta ad una riorganizzazione che nulla risolveva ma tirava la famosa coperta corta a coprire un pezzo per lasciarne a nudo un altro; scrivevamo (più di cinque anni fa):

“…vediamo in questa operazione l’inizio della esternalizzazione del servizio strade e ci opponiamo con forza a questa logica che conduce attraverso un progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro all’inefficienza e infine alla dismissione del servizio e al seguente appalto a qualche ditta privata, cooperativa o ex-municipalizzata che dir si voglia.”

 



Ora la strategia della privatizzazione del servizio pubblico comincia a concretizzarsi, e al di là delle domande che sorgono spontanee sull’operatività del servizio, la questione che dovrebbe interessarci tutti come dipendenti dell’ente è il nostro futuro lavorativo.


Cominciano a privatizzare il settore strade, uno dei settori storici della Provincia, ma poi come andranno avanti?


In questi anni il personale è diminuito in tutti i servizi, non solo per effetto della finanziaria richiamata nel documento aziendale, ma per una precisa scelta dei vertici dell’ente che ha sempre rimandato e procrastinato l’adozione di un serio piano occupazionale (con verifica delle reali situazioni di sottoinquadramento e dei posti vacanti) fino ad arrivare al presente e poter agitare l’alibi del governo malvagio che taglia i fondi e il personale.


La Provincia di Reggio Emilia non ha bisogno di un qualunque governo di destra per tagliare e privatizzare, fa già da sola.


Se si comincia a privatizzare, nessuno di noi è più al sicuro: un domani, col personale sempre più ridotto, quali servizi saranno costretti a dipendere da aziende esterne? E come forniranno i servizi queste aziende?


Le aziende lavorano per guadagnare e se per un servizio sono stanziati X euro l’ente pubblico ne utilizza il 100% per erogare il servizio stesso, ma l’azienda privata ne deve utilizzare meno perché da quel denaro deve ricavare il suo profitto, sennò può anche chiudere; e oltre a sottopagare i lavoratori addetti riduce la qualità del servizio.


R.d.B./U.S.B. ritiene la proposta aziendale irricevibile, e propone invece di ricoprire tutti i posti vacanti con personale interno, per una seria e duratura riqualificazione dei servizi resi all’utenza; se si trovano modalità e fondi per le assunzioni in staff ai politici se ne devono trovare anche per i servizi ai cittadini.

LA PRIVATIZZAZIONE E’ DANNOSA PER I LAVORATORI E PER L’UTENZA!
SE NON FAI NULLA OGGI, DOMANI VERRA’ PRIVATIZZATO IL TUO SERVIZIO

 

Reggio Emilia 13/10/2010