"A giochi fatti"… si aprono finalmente i lavori delle RSU…e "col piede sbagliato"!

Roma -

 Nonostante le ripetute proteste di questa lista sindacale di base, l’egemonia della triplice santa alleanza; è riuscita a rinviare - a quasi due mesi dalle votazioni - i lavori della nuova RSU, dopo aver preso accordi con l’Amministrazione sulle teste e sulle tasche dei lavoratori.

Il primo passo "indietro" è stato quello di riconfermare, con l’avallo di CGIL CISL UIL UGL e CSA, il vecchio coordinatore restaurando così le vecchie logiche che mirano a ridurre all’impotenza la RSU relegandola ad un ruolo di facciata per costringerla ad avallare decisioni prese in altre sedi. Questo anche grazie al vecchio regolamento approvato "ad hoc" che prevede tra le varie norme arbitrarie e illegittime persino l’egemonia assoluta del coordinatore nelle trattative con l’Amministrazione. (E’ una norma questa che non è in vigore nemmeno in quei Paesi dove vige la dittatura più feroce, laddove il despota ha previsto che in sua assenza o impedimento sia la moglie o il primogenito a svolgere tutti gli atti di governo).

Per noi non è più possibile permettere che venga ancora calpestata la democrazia sindacale sotto gli occhi increduli dei lavoratori.

Per questo ci stiamo battendo con tutte le nostre energie per ridare voce e dignità a tutti quei lavoratori che hanno eletto i loro rappresentanti nella RSU per vedere tutelati i loro diritti, che vengono sistematicamente "svenduti" e "sacrificati" sull’altare dell’egemonia CISL in tacito accordo con l’Amministrazione, proprio da chi li dovrebbe rappresentare.

In questo clima ipocrita e formale abbiamo presenziato alla prima riunione RSU del 13/01/05 pretendendo il rispetto almeno delle più elementari regole democratiche che si nutrono anche della dialettica e del dissenso, chiedendo prima di tutto di includere nel programma all’ordine del giorno la revisione del vecchio regolamento sempre ventilata da tutti ma mai attuata.

Ci siamo opposti al programma volutamente superficiale e generico presentato dal "vecchio-nuovo" coordinatore e passivamente accettato da CGIL CISL UIL UGL e CSA e non abbiamo votato la sua candidatura.

In coerenza col mandato conferito da chi ci ha votato abbiamo proposto il nostro programma formulando proposte concrete a tutela di tutte le categorie specialmente di quelle più svantaggiate(A,B e C), come la richiesta di criteri oggettivi per gli scorrimenti verticali e l’automatismo per gli scorrimenti orizzontali.

Abbiamo sostenuto la candidatura di una nuova rappresentante che si è proposta coraggiosamente "fuori dal coro" suscitando le reazioni infastidite anche del suo stesso sindacato specialmente quando ha chiesto al nuovo coordinatore di inserire esplicitamente nel programma l’istituzione di criteri oggettivi per gli scorrimenti verticali in coincidenza con quanto previsto anche nel nostro programma.

Abbiamo rivendicato la nostra presenza in tutte le sedi sindacali per poter garantire l’indispensabile dialettica democratica nelle trattative con l’Amministrazione a tutela specialmente delle categorie più svantaggiate (A, B e C)che maggiormente rappresentiamo formulando proposte alternative rispetto all’appiattimento sindacale che ormai da troppi anni vige in questa Regione.

Il riconoscimento ed il rispetto delle differenze è la base costituente della democrazia e noi ci batteremo con tutte le nostre energie affinché tale principio trovi attuazione anche in questa Regione.

Roma lì 24 gennaio 2005

RdB/CUB - UNIONQUADRI - DIRER/DIRL