Firenze. l'anno che volge al termine

Firenze -

Alle Colleghe e ai Colleghi del Comune di Firenze

 

Anche questo anno sta volgendo al termine, un anno il 2013 che ha visto ancora una volta proseguire l’attacco, portato avanti dalla classe politica dominante in nome dell’austerità voluta dalla BCE, alle condizioni di vita dei lavoratori e di chi il lavoro lo ha perso o non lo ha mai trovato.

 

La forte perdita di potere di acquisto delle retribuzioni, la crescita esponenziale della cassa integrazione e della disoccupazione giovanile, gli esodati, le pensioni svalutate, il pesante taglio allo welfare, alla scuola e alla sanità, la compressione dei diritti sociali, questo il quadro drammatico che ha contrassegnato questo 2013.

 

Un contesto nel quale  anche noi come dipendenti pubblici e come dipendenti del Comune di Firenze, che pur continuando a percepire (per ora) ogni 27 del mese la retribuzione dobbiamo fare i conti, il rinnovo dei contratti nazionali bloccato ormai da quattro anni ed ora la proroga del blocco per tutto il 2014.

 

La nostra vicenda, che ha visto il discusso e discutibile intervento della Corte dei Conti, ha prodotto un drastico ridimensionamento per la gran parte dei dipendenti del salario accessorio, con la riduzione forte del valore economico dell’indennità, la sospensione del pagamento di alcune di queste, la mancata erogazione del premio incentivante, manovre che hanno riportato le nostre retribuzioni lorde ai valori del 2007, ma con un costo della vita ed una tassazione fortemente cresciuta.

 

La risposta a tutto questo nel corso dell’anno è stata forte da parte dei lavoratori e delle lavoratrici: come dimenticare le affollatissime assemblee all’Obihall, le decine di presidi  sotto il palazzo e poi la grande manifestazione del 14 Febbraio, ma un potere politico arrogante e arroccato nel palazzo si è ben guardato dal darci risposte alle domande che ponevamo, cercando invece di ricorrere ai più classici espedienti, cioè tentare di dividere i lavoratori, usando istituti contrattuali a favore di alcuni gruppi e lasciando a bocca asciutta tutti gli altri.

 

Per l’anno che verrà, che sarà un anno molto probabilmente ancora più difficile, l'auspicio di USB è di vederci uniti, RSU, OO.SS. e colleghi insieme, a sostenere le legittime istanze dei lavoratori e delle lavoratrici del nostro Ente, nel rivendicare salario e diritti e pronti a respingere le manovre che verranno architettate dalla parte datoriale.

 

Comunque la pensiate: i più sentiti auguri di buone feste a tutti/e!