Provincia di Genova ...3...2...1... PROCEDURA DI AUTODISTRUZIONE INNESCATA!

Volantino allegato

Genova -

Ci siamo sempre fidati poco dell'Amministrazione Provinciale. Negli anni sono numerosi i casi di impegni non mantenuti, ma in questi ultimi tempi la credibilità; di chi decide, ammesso che ne restasse un briciolo, è scomparsa definitivamente.
Le scelte per rispettare gli ulteriori tagli del governo Renzi sono state fin qui quantomeno discutibili.


Forte è; la nostra opposizione ai provvedimenti di settembre

 

  1. in primavera era stato raggiunto un accordo con la Regione e la Provincia sul prolungamento dei contratti dei lavoratori a tempo determinato. Non un accordo scritto, ma un impegno sulla parola degli assessori regionali, del nostro Segretario Generale e del Commissario della Provincia di Genova. Parola tra gentiluomini. Purtroppo i precari che sono stati licenziati in questi giorni hanno capito sulla loro pelle che la parola di lor signori vale molto poco;
  2. dopo una lunga gestazione, ora si sa quali lavoratori saranno comandati all'Agenzia delle Dogane: si tratta per la maggior parte di responsabili ufficio e di figure professionali non immediatamente sostituibili. In sostanza l'Amministrazione ha permesso lo smantellamento di centri nevralgici essenziali, decapitando di fatto l'organizzazione del nostro ente. Certo, con questa operazione si risparmiano 2 milioni di euro, ma a quale prezzo? Quanto ci vorrà per ricostruire una struttura che ormai era funzionante e collaudata?

Queste due scelte (o forse si tratta solo di conseguenze della loro superficialità?) ci vedono contrari e fortemente preoccupati.
Non siamo disposti ad assistere inerti allo smantellamento della Provincia e all'aumento inevitabile del carico di lavoro per i colleghi che rimangono. Ci opporremo affinché non siano ancora una volta i lavoratori a pagare una situazione che non hanno creato loro.

Oltretutto sembra che ci siano ritardi nella rendicontazione dei fondi europei, con pressioni pesanti, se non vere e proprie forme di ricatto, da parte dei dirigenti sui lavoratori, compresi quelli a tempo determinato che nei prossimi
mesi andranno in scadenza. Se ritardi ci sono, la responsabilità è ancora una volta dei dirigenti incapaci di organizzare il lavoro e la responsabilità non deve cadere sui lavoratori già fortemente colpiti in questi anni.

Rivendichiamo l'annullamento dei tagli subiti a settembre sui ticket, il ripristino di un orario più adeguato, come d'altra parte la stessa Amministrazione aveva preso in considerazione (Ah già! La parola di gentiluomini .....).

Lotteremo affinché le posizioni organizzative decadute a causa dei comandi alle Dogane non siano riassegnate, ma erogate ai dipendenti tramite il fondo per la produttività.

Se si sono liberate risorse e si riconosce che è importante rivitalizzare la Provincia e la futura Città Metropolitana, piuttosto si stabilizzino i precari. Il risparmio c'è comunque, ed entrerebbero figure professionali fondamentali, almeno nei centri per l'impiego.

Dopo lo sciopero generale del 24 ottobre, che ci ha dato grandi soddisfazioni per l'eccezionale adesione, continueremo la mobilitazione in difesa del salario, del nostro lavoro, dei servizi ai cittadini e contro le privatizzazioni.

No all'autodistruzione della Provincia!