Ogni giorno da tre anni, non solo l'11 aprile con i lavoratori delle Province e delle Città Metropolitane

In allegato il volantino

Nazionale -

Negli ultimi tre anni il sindacato USB, sempre contrario all'abolizione delle Province, ha sviluppato momenti di lotta e assicurato una continua, puntuale e giusta informazione. Solo per ricordare qualche iniziativa:

 

  • dicembre 2013 sciopero dei lavoratori delle Province contro il Provincicidio e in Lombardia il camper tour che toccò tutte le Province di quella Regione;

  • 19 giugno 2014 Sciopero del Pubblico Impiego;

  • 24 ottobre 2014 Sciopero generale;

  • 10 dicembre Sit-In al Dipartimento per gli Affari Regionali durante la riunione dell’osservatorio nazionale sulla legge Delrio;

  • 28, 29 e 30 gennaio l’USB Pubblico Impiego indice tre giornate di mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici delle Province e delle Città Metropolitane;

  • 28 febbraio MANIFESTAZIONE NAZIONALE contro Jobs Act, per difendere lavoro, pensioni, democrazia e diritto all’abitare e ultimo lo scorso 2 aprile sotto la sede del Ministero della Pubblica Amministrazione, oltre a tanti  presidi, iniziative e denunce.

 


E' trascorso anche il 31 marzo, termine entro cui avremmo dovuto conoscere il numero preciso e la qualifica dei ventimila dipendenti ex Provinciali e Cgil Cisl Uil chiamano alla mobilitazione. Lo fanno da alcuni mesi, nello stile “Abbaio ma non mordo”, senza avere raggiunto alcun risultato, dimenticando che sono "loro", i sindacati, ad aver firmato per noi e per tutti gli accordi che hanno contribuito alla volontà del Governo di considerare la spesa pubblica inutile e quindi da ridurre drasticamente peggiorando la situazione. Il Governo Renzi vuole distruggere la Pubblica Amministrazione, la cancellazione delle Province e delle Camere di Commercio è solo l'inizio. Sempre “loro” hanno contribuito non poco, con la loro firma apposta a tutti gli accordi che si stanno rivelando nefasti, a determinare l'attuale situazione.


Ma allora in cosa consiste la Manifestazione “unitaria” dell’ 11 aprile e qual è la piattaforma? Forse in piazza strapperanno tutti gli accordi scellerati che hanno sottoscritto? Quali sono quelle decisioni da loro stessi avallate che contesteranno? E all’indomani ai lavoratori cosa diranno? Che l'operazione a cuore aperto è perfettamente riuscita ma il paziente è morto? Finalmente CISL e UIL ammetteranno che hanno sbagliato ad appoggiare la legge 56-2014?


I veri problemi sono altri, le Province e le città Metropolitane sono in pieno caos. La legge di stabilità ha reso ancora più incerto il futuro dei dipendenti provinciali determinando un pesantissimo taglio alle risorse. Le scuole cadono a pezzi, le reti stradali idem mentre si costruiscono le grandi opere. Da domani non potranno affrontare gli impegni, la spesa corrente è ridotta ai minimi termini. È solo il via di un imminente smantellamento dei servizi pubblici e del welfare sino ad oggi erogati dalle nostre amministrazioni. Non è più il tempo delle solite promesse da marinaio, non è più permesso prendere in giro i lavoratori, le lavoratrici e continuare a suonare su un Titanic che sta affondando. Stiamo imbarcando acqua da tutte le parti ed i sindacati collaborativi/pacificatori CGIL-CISL-UIL continuano a cantarsela e a suonarsela.

 

USB non molla e continuerà ad organizzare con i lavoratori la propria resistenza

 

USB non rinuncia a ricordare le trascorse responsabilità della triade di matrice collaborativa e subalterna, in particolare con le forze politiche che amministrano e governano il nostro territorio e la nostre Regioni, e vuole contrastare con tutte le forze questo immenso Provincicidio.

Ci siamo e ci saremo ogni giorno.

Il Primo Maggio saremo alla manifestazione no expo di Milano. Contro le privatizzazioni, contro il Jobs Act, contro il lavoro gratuito e senza diritti sottoscritto da CGIL-CISL-UIL per migliaia di lavoratori dell'expo, contro il precariato dilagante.

 

PERCHÉ INSIEME SIAMO IMBATTIBILI