NO ALL'ESTERNALIZZAZIONE DELL'ASILO NIDO "I GIRASOLI"

In allegato il volantino e i moduli per la raccolta delle firme

Cuneo -

La volontà di svendere i servizi pubblici locali si è fatta ormai insostenibile, soprattutto a causa di una normativa (nazionale ed europea) e di scelte politiche al servizio di interessi sempre più inclini al “risparmio” ma sempre meno pubblici e ne sentiamo gli effetti anche qui a Cuneo. Dopo il progetto di smantellamento del servizio di manutenzione delle strade comunali (ad oggi mai del tutto smentito) e la recente decisione di dare il via alla privatizzazione della rete di distribuzione dell’acqua pubblica (a dispetto della volontà referendaria espressa nel 2011 dalla maggioranza degli italiani), da qui a breve toccherà all’Asilo Nido n. 1 di via Silvio Pellico, destinato gradualmente a cadere in mano a un’azienda privata, che logicamente non potrà che avere un solo obiettivo: FARE PROFITTO.

A poco più di tre mesi dalle rassicurazioni di coloro che definivano improbabile l’imminente cessione del Nido n.1, l’esternalizzazione ci viene presentata oggi come inevitabile, e le ragioni fornite per cedere l’Asilo ai privati sono quelle che vanno per la maggiore in questi casi: anzianità delle dipendenti, costi troppo elevati, nessun disagio per l’utenza ecc…

Come nel resto d’Italia, gli esiti della gestione privatistica dei nidi comunali (a Cuneo tre su quattro sono già esternalizzati) sono evidenti: da un lato instabilità per i bambini e per le loro famiglie, dall’altro salari da fame, ritmi lavorativi esasperanti, contratti precari e continui rimpasti per i dipendenti delle società/cooperative appaltatrici. Questi ultimi, se neoassunti saranno soggetti al continuo ricatto del licenziamento (jobs act) e rispetto al personale comunale (già di suo ridotto al minimo, numericamente ed economicamente) si troveranno a ricoprire il ruolo di "tuttofare" con mansioni generiche rispetto alla loro preparazione e percependo stipendi inferiori per un carico orario settimanale molto maggiore.

MA USB DICE NO A QUEST’ENNESIMA OPERAZIONE AI DANNI DELLA COLLETTIVITÀ

PERCHÈ ESTERNALIZZARE L’ASILO NIDO SIGNIFICHERÁ:

- PERDERE PROFESSIONALITÀ STORICAMENTE PREZIOSE, CHE ANDRANNO A SVOLGERE PER IL COMUNE GENERICHE MANSIONI DA UFFICIO E AUSILIARIE CONTRO LA LORO VOLONTÀ

- FREQUENTI RICAMBI TRA I NUOVI ADDETTI DELL’ASILO, FATTORE DI INSTABILITÀ PER I BAMBINI E PER LE LORO FAMIGLIE

- PER IL  PESONALE SUBENTRANTE, PAGHE  PIÙ  BASSE E  RITMI  DI  LAVORO ANCORA PIÙ  PESANTI RISPETTO A QUELLI ODIERNI

- APPARENTEMENTE, GRAVARE SULLA COLLETTIVITÀ CON COSTI MINORI PER MANTENERE IL SERVIZIO, MA A LUNGO ANDARE NON POTRÀ CHE OTTENERSI L’EFFETTO OPPOSTO

PER RILANCIARE LA FUNZIONE SOCIALE DI NATURA PUBBLICA DEI SERVIZI ALLA CITTADINANZA, L’UNIONE SINDACALE DI BASE HA ATTIVATO UNA RACCOLTA FIRME TRA DIPENDENTI, GENITORI E RESIDENTI AFFINCHÉ IL SERVIZIO CONTINUI AD ESSERE GESTITO DIRETTAMENTE E INTERAMENTE DAL COMUNE DI CUNEO. MA ANCHE PERCHÉ VENGANO REINTERNALIZZATI GLI ALTRI TRE NIDI (CON IL PERSONALE OGGI IMPIEGATO PRESSO QUELLE STRUTTURE) E TUTTI I SERVIZI CITTADINI OGGI IN MANO A SOGGETTI PRIVATI

I FOGLI FIRME SONO DISPONIBILI PRESSO L’UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO DEL COMUNE E PRESSO  L’ASILO N .1 DI VIA S ILVIO PELLICO N.5

 

Il comunicato uscito su CuneoCronaca (clicca per visualizzarlo)