Bologna: fermiamo la privatizzazione delle biblioteche comunali.

Bologna -

FERMIAMO LA PRIVATIZZAZIONE DELLE BIBLIOTECHE COMUNALI


Le biblioteche pubbliche di quartiere sono un patrimonio importante e strategico, fino ad oggi gestito direttamente dal Comune e con personale proprio, un patrimonio che la Giunta Merola vuole smantellare tramite appalti ai privati.


Una scelta scellerata che porterà in brevissimo tempo alla fine di un'esperienza decennale di presenza nei quartieri di questi presidi culturali e luoghi di aggregazione proprio in quelle periferie devastate dalla crisi economica e dalla mancanza di investimenti in politiche sociali di inclusione.


Ricordiamo che le Biblioteche di Quartiere non svolgono soltanto il servizio di prestito libri, ma una serie di attività specifiche e tutte gratuite: corsi di italiano per stranieri, progetti per detenuti, anziani, disabili, persone svantaggiate, alfabetizzazione digitale, dopo scuola e aiuto compiti, incontri protetti (incontri tra figli i genitori separati in situazione protetta e in uno spazio consono ai bambini), gruppi educativi per adolescenti, progetti con le scuole (dai nidi alle secondarie). Questo grazie soprattutto all'esperienza e alla determinazione delle lavoratrici e lavoratori, che nessun privato potrà e vorrà dare.


All'indomani del risultato elettorale delle ultime elezioni amministrative che ha reso evidente il totale scollamento con le periferie, Merola aveva detto “ricomincio dalle periferie”.

Non avevamo dubbi su cosa intendesse: smantellamento di quello che resta dei servizi e dei presidi pubblici che garantiscono inclusione e interventi sociali, come le Biblioteche, e militarizzazione in chiave securitaria dei quartieri.


Consapevolmente il Comune di Bologna ha scelto in questi anni di non fare nessuna assunzione per le Biblioteche di Quartiere creando una situazione di sottorganico con l'obiettivo di porre le basi per il processo di privatizzazione. Sappiamo bene che l'affidamento di servizi pubblici a privati (cooperative) comporterà precarietà, ricattabilità, sfruttamento, flessibilità e compressione salariale per i lavoratori, perché è su questo che generano il loro margine di profitto.



 

COSTRUIAMO IN OGNI QUARTIERE COMITATI

DI UTENTI E LAVORATORI

PER BLOCCARE LA PRIVATIZZAZIONE DELLE BIBLIOTECHE

 

USB P.I. Bologna