Diffidare delle imitazioni, vigilare sulle effettive realizzazioni degli impegni presi dal governo! Continuare la lotta per modifiche strutturali!

Milano -

Diffidare delle imitazioni, vigilare sulle effettive realizzazioni degli impegni presi dal governo! Continuare la lotta per modifiche strutturali!

Mentre una organizzazione confederale organizza per la giornata di lunedì una serie di iniziative, tardive e strumentali, per avviare un presunto percorso di lotta contro la precarietà lavorativa e normativa che caratterizza il settore educativo, di fatto il percorso di lotta, anche se non sembra essersene accorta, è in realtà iniziato da tempo.

Basti considerare le grandi manifestazioni dell’USB e dei sindacati di base dello scorso anno (primo fra tutti il grande presidio al Comune di Roma), le giornate di lotta e di sciopero del 07 e 08 marzo organizzati nella capitale e a Milano, le ripetute e reiterate assemblee, contestazioni, proteste che hanno contraddistinto la nostra attività sindacale.

 

Già da quelle date, infatti, e proprio a seguito delle citate iniziative sindacali, il Ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo aveva deciso di impegnarsi pubblicamente per l’emanazione di un provvedimento specifico entro il mese di aprile 2024 (vedi comunicato USB diffuso lo scorso 07 marzo che ripubblichiamo allegato alla presente comunicazione), per affrontare i temi delle graduatorie e dei precari.

Lo scorso 09 aprile, poi, sempre lo stesso ministro per la Pubblica amministrazione senatore Paolo Zangrillo, come diffuso dalle agenzie di informazione, ha annunciato, a nome del governo, che: Le graduatorie comunali vigenti del personale educativo e ausiliario, gestite direttamente dai Comuni, potranno essere utilizzate fino all'anno scolastico 2026-2027, anche in deroga dal possesso del titolo di studio, questo in virtù della proposta di emendamento al cosiddetto decreto legge P.N.R.R. numero 19 del 2 marzo 2024 (che andrà convertito entro 60 giorni dalla sua emanazione).Ciò per salvaguardare i livelli occupazionali del personale che garantisce l'offerta educativa e scolastica delle scuole dell'infanzia e dei nidi comunali, o forse per evitare, diremmo noi, la chiusura dei servizi all’infanzia in molte parti d’Italia, vista la grave situazione in cui sono stati abbandonati.

L'obiettivo e speriamo l’effettivo risultato di questo intervento normativo sarebbe duplice: da un lato garantire la continuità lavorativa di chi oggi è occupato come supplente nei nidi e nelle scuole dell'infanzia degli Enti locali di tutta Italia e, dall'altro, gestire la fase transitoria rispetto alle qualifiche e ai titoli professionali del personale dedicato ai bambini tra zero e 6 anni, determinato dal contratto nazionale di lavoro per l'accesso ai concorsi. L'emendamento sarebbe dunque una promessa mantenuta, una azione doverosa per dare supporto in tutta Italia a centinaia di Enti locali, nonché a migliaia di lavoratrici e lavoratori del mondo della scuola, ma che, secondo noi, non basta.

 

 

Come USB oltre a controllare, serratamente, l’effettiva emanazione del citato emendamento nei tempi preannunciati e con le previsioni indicate, senza dettagli e correzioni dell’ultima ora che ne possano inficiare, in tutto o in parte, gli effetti concreti, resta centrale, fondamentale continuare la mobilitazione per giungere, al di là di questo importante ma non sufficiente provvedimento, a modifiche strutturali delle attuali normative:

 

superamento della dicotomia rigida tra titoli di studio utili per l’accesso al nido da un lato e quelli utili per la Scuola dell’infanzia dall’altro;

superamento della previsione del Nido d’infanzia quale semplice servizio, ma inserimento dello stesso all’interno del sistema scolastico nazionale, nell’ottica tanto sbandierata, ma lontano dalla realizzazione del “sistema 0-6”;

superamento della norma idiota, partorita da questo governo, che limita l’utilizzo per le assunzioni dalle graduatorie degli idonei, una volta superata la quota dei vincitori formali di concorso;

superamento del cosiddetto bilivello, ovvero la differente collocazione e il differente salario previsti per lavoratori che svolgono la medesima mansione;

piano straordinario di assunzione a tempo indeterminato e modifica alla norma in materia di stabilizzazioni.

USB – INSIEME NELLA LOTTA!

USB P.I. Funzioni Locali Settore Educativo Scolastico. Comune di Milano