Città Metropolitana di Genova.Contratto Decentrato 2018

Genova -

CONTRATTO DECENTRATO 2018-2019 : VALUTATI IN OSTROGOTO, WELFARE INTEGRATIVO, VIOLAZIONE DELLA RAPPRESENTATIVITÀ, ECC...


I nuovi sistemi di valutazione, tanto in voga in ormai moltissime amministrazioni pubbliche, non sono più un parto diretto delle Amministrazioni, ma sono diventati documenti fotocopia a carattere universale per le Amministrazioni, partorite dalla mente di fantomatici Nuclei di Valutazione, costituiti per lo più da docenti universitari, nell’ambito  una sorta di “think tank” (letteralmente “serbatoio di pensiero”). Il risultato è un documento dal linguaggio incomprensibile alla stragrande maggioranza dei lavoratori, infarcito di termini stranieri (committment, gradin, over performing, soft sklill, cascading, …), acronimi (DUP-SEO, DUP -SES, IPO, PiO, Obtv) e concetti quali: la definizione della performance  come “concettualizzazione multidimensionale di un attributo misurabile relativo all’intera gestione dell’Ente”, oppure “multidimensionalità che permette di tenere in conto la naturale complessità del concetto di performance organizzativa”, oppure ancora “cogliere, misurare e focalizzare, il ciclo elicoidale della gestione strategica” ....  e qui ci fermiamo, per il momento.

Il pensiero dominante è che in questo modo le valutazioni saranno più oggettive e  sarà maggiore il coinvolgimento del dipendente.

USB vi chiederà di diffidare dell’indoramento della pillola, sempre comunque più amara.

Presto torneremo a parlare più diffusamente del nuovo sistema di valutazione della Città Metropolitana di Genova, informando i lavoratori sul suo iter e sulle sue implicazioni negative.
Anche se questo nuovo sistema entrerà in vigore nel 2019, l’Amministrazione chiede già l’avvallo dei sindacati. Inutile dire che non avrà quello di USB.

Per quest’anno sarà ancora in vigore il precedente Sistema di Valutazione (già negativo), per cui il contratto integrativo decentrato (CCDI), attualmente alla firma dei sindacati concertativi, non terrà conto del nuovo sistema, ma dal prossimo decentrato si apriranno le danze.

Per adesso, sulla base dell’attuale sistema saranno valutati i lavoratori, saranno decise le eventuali progressioni orizzontali e  sarà deciso l’ammontare della loro produttività. Seguiranno poi a gennaio una serie di accordi stralcio che definiranno altre questioni: indennità per condizioni di lavoro, reperibilità, sicurezza sul lavoro, criteri per le progressioni orizzontali, attivazione del welfare integrativo, istituzione dell’organismo paritetico per l’innovazione che esclude su molte importanti decisioni la RSU eletta dai lavoratori.

Tutte queste misure sono attuative del nuovo Contratto Collettivo Nazionale, che ricordiamo, USB orgogliosamente non ha sottoscritto.

Il nostro sindacato terrà informati i lavoratori su ognuno di questi passi.

L’ammontare della produttività, circa due milioni e mezzo di euro tra risorse stabili e risorse variabili, già al netto della quota di circa 400.000 delle posizioni organizzative (che per effetto del nuovo contratto di lavoro è stata spostata in un fondo a parte) fa emergere tuttavia una situazione di buona stabilità economica della Città Metropolitana di Genova.

E siccome, nonostante le infamie sui fannulloni nella pubblica amministrazione, i lavoratori lavorano, questa situazione è in gran parte merito loro.

Una nota particolare merita il fondo delle P.O.. Questo fondo è collegato al fondo della produttività come un sistema di vasi comunicanti: più prendono le P.O. e più esiguo è il fondo destinato ai lavoratori.

Il CCDI non è sottoscrivibile da USB perché contiene già una delle più nefaste conseguenze dell’applicazione del CCNL: una quota dei dipendenti con “il risultato di performance complessiva più elevato (performance organizzativa e competenze del dipendente)”, cioè con la valutazione più elevata,  si vedrà aumentare magicamente la produttività del 30%, a discapito di tutti gli altri.
Con questo CCDI la quota di questi “vincitori della lotteria” è stata fissata pari  al 5%, ma dal prossimo anno potrà essere incrementata “a seguito di verifica della prima applicazione”.

Quale potrà mai essere questa verifica: saremo felici che pochi eletti, oltre ad avere il voto più alto, incasseranno parte della produttività degli altri?

Basta con i premi legati alla falsa meritocrazia! Occorre trasformare la “produttività” in quattordicesima.

USB il sindacato dalla parte dei lavoratori.



9 dicembre 2018                                                                  USB – Città Metropolitana di Genova