Provincia di Roma. I LAVORATORI A FIANCO DELLA POPOLAZIONE DELLA VALLE DEL TEVERE, NELLA LOTTA PER LA DIFESA DEL TERRITORIO E DELLA SALUTE (e per la salvaguardia della Viabilità)

In allegato il volantino

Roma -

La scelta di Pian dell’Olmo, e forse del resto della valle, quale discarica in sostituzione di Malagrotta è scellerata e vana; minaccia mortalmente un ecosistema già fragile e d’altra parte non risolve il problema dei rifiuti di Roma. Altro che deposito temporaneo.


Ma questo lo sanno tutti ! anche quelli che, Alemanno e Polverini in testa (e Zingaretti che dice?), hanno caldeggiato questa opzione nascondendosi dietro un paravento “Sottile”.

MA TANT’E’, BISOGNA DECIDERE, CI SONO IN BALLO FORTI INTERESSI ECONOMICI E SI RISVEGLIANO GLI APPETITI ………E LA DIFFERENZIATA PUO’ ATTENDERE!

 

I BENI COMUNI


Le aggressioni al territorio e ai Beni Comuni per il sindaco Alemanno sono una vera passione: basti pensare alla colata di cemento decisa dalla sua Giunta, che coprirà gran parte dell’Agro Romano e con la quale vuole realizzare una nuova devastante espansione della città di Roma. Una scelta tutta interna alla logica immobiliarista e fondiaria, che non prevede alcuna soluzione abitativa per i ceti popolari o prospettiva di riqualificazione dell’esistente.


Come tacere poi degli squallidi interessi degli speculatori che stanno dietro il tentativo di vendere ACEA-Acqua, alla faccia del voto plebiscitario dei cittadini che respingeva la proposta di trarre profitto dalla gestione dell’acqua pubblica e in generale dei Beni Comuni e dei servizi pubblici.

LA VIABILITA’


Con la decisione di costituire la discarica a Riano si produrrà inoltre uno scempio anche della viabilità locale e provinciale, ne rimarrà sconvolta ad esempio la via Tiberina. Già oggi con una struttura molto delicata e interessata da forte incidentalità, ve la immaginate con una fila di camion da 150 ton. giorno e notte, a sentire i tecnici non reggerà che pochi mesi e saranno 12 km. di vero calvario per i pendolari di Riano, Caltenuovo, Fiano ecc. E il personale che lavora alla sua manutenzione, già oggi ridotto ai minimi termini non sarà in grado di garantire interventi efficaci se non a costo di grossi rischi per la propria sicurezza.

SIAMO IN LOTTA DALLA PARTE DI CHI RESISTE A QUESTO SCEMPIO E ALLE PREPOTENZE, PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DEI BENI COMUNI