Bologna. INACCETTABILE ESCLUSIONE DELLA RDB/CUB DAL TAVOLO DI TRATTATIVA SULLA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI DELLA PROVINCIA

Bologna -

L'Amministrazione della Provincia di Bologna ha accettato la richiesta avanzata da CGIL di escludere la RdB/CUB dalla trattativa sulla stabilizzazione dei precari.


Questa mattina si è tenuto il primo incontro sulla stabilizzazione dei lavoratori precari della provincia, a metà riunione e nonostante il fatto che la RdB/CUB fosse stata regolarmente convocata al tavolo di trattativa, la Direzione della Provincia ha deciso, su richiesta espressa del rappresentante della CGIL, l'esclusione della RdB/CUB dall'incontro.


Riteniamo gravissimo, nel metodo e nel merito, tale decisione, considerando soprattutto l'importanza dell'argomento in discussione, visto che da sempre la RdB/CUB è notoriamente particolarmente attiva sul fronte della stabilizzazione dei precari, sia sul piano locale che nazionale; come dimostrato dal ruolo nella trattativa sull'assunzione dei precari dell'amministrazione comunale.


L'importanza della nostra presenza nel tavolo di trattativa è rafforzata dal fatto che le altre organizzazioni sindacali, CGIL-CISL-UIL, hanno già espresso, in altre sedi, posizioni e proposte che sono ben lontane da una concreta e definitiva stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione.


Solo per senso di responsabilità, essendo quello di questa mattina l'incontro iniziale, abbiamo deciso di non far interrompere l'incontro, dichiarando contestualmente che la RdB/CUB si presenterà comunque ai prossimi incontri ritenendo irricevibile tale esclusione.


La Giunta provinciale è chiamata, nel frattempo, a prendersi le proprie responsabilità politiche riguardo l'accaduto e a cessare ogni forma di discriminazione nei confronti della RdB/CUB.


Tutti i componenti della Giunta e i gruppi consiliari della Provincia hanno, già da sei mesi, nei loro cassetti una nostra articolata richiesta di incontro per il riconoscimento formale e definitivo dei diritti sindacali della nostra organizzazione.


A questa richiesta di incontro non abbiamo ricevuto, ad oggi, nessuna risposta: riteniamo che questa grave omissione, alla luce dei fatti di questa mattina, corrisponda ad una aggressione, e di fronte a tali reiterati comportamenti non porgeremo l'altra guancia.

 

 


23 febbraio 2007 - Dire

PROVINCIA BOLOGNA. RABBIA RDB: ESCLUSI DA TRATTATIVA PRECARI

(DIRE) Bologna, 23 feb. - Nella trattativa per la stabilizzazione dei precari della Provincia di Bologna si consuma un nuovo strappo tra confederali ed Rdb, con i sindacati di base infuriati per essere stati letteralmente "cacciati" dal tavolo di confronto. "A meta' riunione- di legge in una nota- e nonostante il fatto che fossimo stati regolarmente convocati, la direzione della Provincia ha deciso, su richiesta espressa del rappresentante della Cgil, l'esclusione dall'incontro dei sindacati di base". Una decisione, e' l'accusa, "gravissima", nel metodo e nel merito, che non potra' rimanere senza conseguenze. Innanzitutto, Rdb ha gia' fatto sapere che si presentera' anche ai prossimi incontri, ritenendo "irricevibile" la propria estromissione dalla trattativa e ribadendo l'importanza della propria presenza alla discussione. "Cgil, Cisl e Uil- fanno sapere Luigi Marinelli, Antonio Dalmasso e Sergio Simoni in una nota- hanno gia' espresso, in altre sedi, posizioni e proposte che sono ben lontane da una concreta e definitiva stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione". Infine, l'invito alla giunta di Palazzo Malvezzi a prendersi le proprie responsabilita' politiche. "Tutti i componenti della giunta- riferiscono i rappresentanti dei sindacati di base- e i gruppi consiliari della Provincia hanno, gia' da sei mesi, nei loro cassetti una nostra articolata richiesta di incontro per il riconoscimento formale e definitivo dei diritti sindacali della nostra organizzazione. A questa richiesta di incontro non abbiamo ricevuto, ad oggi, nessuna risposta". Una "grave omissione", che, conclude Rdb-Cub, "alla luce dei fatti di questa mattina, corrisponde ad una aggressione. Di fronte a tali reiterati comportamenti non porgeremo l'altra guancia".