Bologna. Sono inaccettabili le proposte dell'amministrazione sui servizi educativo-scolastici. 17/9 Assemblea

Bologna -

Ieri sera , alle ore 18.30 si  è tenuto un confronto tra  RdB ed Amministrazione  sull’organizzazione dei servizi educativo- scolastici.


L’amministrazione ha dichiarato che , in un quadro di difficoltà, i primi  servizi su cui verranno effettuati i tagli , saranno nidi e materne.


I tagli previsti modificheranno l’organizzazione dei nidi, mettendo in discussione  la qualità dei servizi.


Quelle che l’amministrazione chiama innovazioni sono tagli  ai  posti nido pubblici, riduzione dell’orario di servizio ,taglio al personale ed aumenti dei carichi di lavoro; insomma assisteremmo alla   trasformazione di un modello educativo  in “badantato”.


Per i nidi, a fronte di una lista di attesa di 700 bambini, l’offerta per il prossimo anno educativo sarà  minore( 50 posti in meno).


Il nido Rizzoli, chiuso per ristrutturazione, riaprirebbe  come nido a gestione indiretta.


Stesso destino avrebbero  altri 5 nidi che hanno bisogno  di ristrutturazione. In mancanza di fondi, l’amministrazione chiederebbe   l’intervento del privato che poi potrebbe gestire quei nidi.


 Le   diverse innovazioni previste per i nidi andrebbero in vigore  già  da gennaio 2011.   Molti   nidi chiuderebbero    alle 16.30( non è stato ancora quantificato il numero), con conseguente riorganizzazione del lavoro. Le famiglie che avranno bisogno dell’orario lungo sarebbero  dirottate su quelli   aperti fino alle 18.00.


Ciò determinerebbe un aumento del rapporto numerico adulto/bambino( da 1/6 a 1/7),  revisione degli organici, con riduzione del personale ,  una perdita di salario accessorio( indennità di turno) per gli operatori ed  uno scadimento della loro professionalità.


Sarebbe in dirittura d’arrivo il progetto di reinternalizzazione del pasto per gli adulti, vista la prossima scadenza dell’appalto con la camst.


Per i collaboratori,  la preparazione  e la gestione dei pasti per gli adulti , oltre che per i bambini,rappresenterebbe  un carico di lavoro insostenibile.



Tutte queste  proposte  non sono nuove.  La situazione di difficoltà economiche sarebbe per l’amministrazione  un’occasione d’oro per concretizzare cambiamenti che sono sulla carta da anni.


Inoltre il taglio del personale ha già fatto delle vittime: le precarie rimaste a casa senza lavoro e quelle i cui incarichi durano fino al 20 dicembre.


A ciò si aggiungerebbe la flessibilità di tutto il personale, precario e non, di nidi e materne   a cui l’amministrazione sta già prospettando, attraverso i pedagogisti, la necessità di  spostarsi  nei nidi e  nelle scuole della città  per  sostituire le assenze, attraverso un prolungamento d’orario o reperibilità con ordini di servizio.



Abbiamo giudicato   inaccettabili le proposte sulla gestione delle supplenze per l’anno educativo scolastico 2010-2011, incompatibili con qualsiasi progetto educativo scolastico e irrispettose della professionalità degli operatori e delle esigenze dei bambini .


Chi lavora nei nidi e nelle materne dovrà essere pronto ad interrompere l’attività  pedagogico e didattica  per andare a coprire emergenze di  sostituzione  in giro per la città.


Gli uffici gestione dei quartieri lavoreranno sull’emergenza e  nel caos più assoluto!

 

Possiamo impedire tutto ciò, mobilitiamoci!

 Partecipate all’assemblea

 venerdì 17 settembre  in via S. Felice 11 c/o la sala Dozza dalle ore 15.30(uscita ore 15.00) alle 18.00