Guidonia Montecelio. A.A.A. SVENDESI SERVIZIO DI POLIZIA MUNICIPALE

In allegato il comunicato

Guidonia Montecelio -

Negli ultimi giorni sono stati adottati, da parte dell'amministrazione, o per meglio specificare dal sindaco Eligio Rubeis in prima persona, alcuni provvedimenti che appaiono gravemente lesivi dell'autonomia operativa della Polizia Municipale.

Prima, in ordine di tempo, la delega al consigliere comunale Ugo Fabri, alla Polizia municipale circoscrizionale, atto palesemente nullo in quanto il nostro comune “ex lege” non è più suddiviso in circoscrizioni amministrative, atto infatti subito modificato in “delega al coordinamento delle politiche d'intervento sul territorio, relative a problematiche connesse al decoro urbano e alla mobilità”, e poi ulteriormente rimodificato in “delega al coordinamento delle politiche d'intervento sul territorio, relative a problematiche connesse al decoro urbano e alla mobilità, nelle Strutture decentrate della Polizia Municipale”.

IL GIOCO DELLE... TRE DELEGHE.... IL TRUCCO C'E' … E SI VEDE

E, sulla base di questa delega, il consigliere delegato, si arroga il diritto di richiedere al dirigente della P.M., dati riservati e sensibili sul personale, quali i fruitori di congedi e dei benefici della legge 104/92!, questione che che è stata oggetto di ferma opposizione da parte di questa organizzazione sindacale.

Ultima, in ordine di tempo, l'ordinanza sindacale n°50 del 13.02.2012, con la quale si conferiscono pieni poteri di accertamento e contestazione delle violazioni in materia ambientale al “Nucleo Tutela Ambiente”.

Si ritiene doveroso chiarire, in maniera definitiva, che detta associazione di volontariato, autorizzata ad operare in virtù del decreto sindacale prot. n°60/84 del 04/08/2009, non può in alcun modo essere legittimata ad operare in assoluta autonomia, ma solo in ausilio alla Polizia municipale, i cui responsabili devono stabilire le  modalità tecnico operative che richiedano, di volta in volta, l'ausilio dei volontari.

Nessun intervento dovrà essere intrapreso, pertanto, dal “Nucleo Tutela Ambiente”, senza il preventivo consenso e formale autorizzazione dei responsabili della P.M., che dovranno stabilire, riguardo alla specifica tipologia d'intervento, quale ruolo dovranno svolgere gli ausiliari.

Si ritiene, inoltre, assolutamente inopportuno che gli stessi utilizzino divise e contrassegni simili alla P.M., non essendo assolutamente necessario che essi si attribuiscano contrassegni di grado, in considerazione della funzione ausiliaria svolta, che non prevede una specifica gerarchia, trattandosi di operatori volontari.

Ben venga il contributo delle associazioni di  volontariato, ma nei limiti delle norme legislative e, soprattutto, senza pretese di sostituirsi “in toto” alle strutture istituzionalmente delegate all'intervento su specifiche materie, non ultima, ovviamente, la tutela dell'ambiente.

PER ESSERE PIU' CHIARI
LE COMPETENZE ISTITUZIONALI DELLA POLIZIA MUNICIPALE NON SI TOCCANO!

19 febbraio 2012